Arzana

Tremila abitanti circa, Arzana si trova nel cuore dell’Ogliastra, ai piedi del monte Idolo, in una posizione invidiabile che permette di guardare il paesaggio che degrada verso il mare. Il nome Arzana deriverebbe da ‘Arthana’ che significa ‘nebbia, brezza fredda’; secondo altri, l’origine etimologica di Arzana sarebbe latina: ‘Aer sana’, cioè aria salubre. Per altri […]

Tremila abitanti circa, Arzana si trova nel cuore dell’Ogliastra, ai piedi del monte Idolo, in una posizione invidiabile che permette di guardare il paesaggio che degrada verso il mare. Il nome Arzana deriverebbe da ‘Arthana’ che significa ‘nebbia, brezza fredda’; secondo altri, l’origine etimologica di Arzana sarebbe latina: ‘Aer sana’, cioè aria salubre. Per altri ancora il paese avrebbe origini etrusche.

L’influenza del periodo nuragico è testimoniata dalla presenza di reperti archeologici come il complesso di ‘Ruinas’, zona ricca di boschi dove è possibile avere incontri ravvicinati con mufloni, pernici e lepri. Per non parlare delle domus de janas di Perdixi, dei reperti di Unturgiadore, Sa’ e Corrocce e Sa Tanca. Tracce di insediamenti romani si trovano a Tedderieddu, nel villaggio scomparso di Silisè, e nella zona di Su Bangiu (dove è venuto alla luce un impianto termale di età romana). Mentre è di epoca Medievale la croce di bronzo probabilmente rinvenuta a Silisè, e ora custodita ad Arzana, nella chiesa di San Giovanni Battista. Dov’è anche conservato un ostensorio del Seicento di grande valore artistico, attribuito al maestro cagliaritano Antioco Canavera.

Arzana è paese noto anche per annoverare tra i suoi abitanti le ultime artigiane del telaio, per la sua aria particolarmente salubre e per la ricchezza del suo patrimonio idrico (rappresentato in gran parte dalla sorgente di Funtana Orrubia). Acqua e aria pulita sarebbero, secondo alcuni, alla base della longevità degli arzanesi.

L’estate è periodo di sagre: si inizia a maggio con quella dedicata alle erbe medicinali del Gennargentu, luglio propone la ‘Sagra del formaggio e della tundimenta’ (tosatura delle pecore). L’ultima domenica di agosto si festeggia San Vincenzo, con una processione religiosa dei fedeli in costume, a piedi e a cavallo. Ma si svolge a novembre la sagra più affascinante, quella che ogni anno richiama migliaia di visitatori dalla Sardegna e non solo: la “Sagra del porcino d’oro e del novello d’oro”.

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